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Autore: Milena Battaglia

“Sono la fondatrice di Triune Project, creatrice di My Energy Bars e di My 369 Portal, ed oggi ho compreso, finalmente, cosa mi rende felice: aiutare le persone a stare bene, semplicemente.

Superare la sindrome dell’impostore con la microcorrente e la teoria delle tre intelligenze

Hai mai avuto la sensazione di non essere all’altezza delle tue responsabilità, nonostante le tue oggettive realizzazioni?
Sei in buona compagnia, perché questo fenomeno è noto come sindrome dell’impostore e colpisce molte persone, indipendentemente dal loro successo.
In questo articolo, esamineremo questa sindrome, il suo impatto sulla nostra vita, il collegamento con le emozioni e come superarla attraverso la microcorrente informata delle My Energy Bars e la teoria delle tre intelligenze da me sviluppata.

La sindrome dell’impostore

La sindrome dell’impostore è un fenomeno psicologico in cui le persone dubitano delle loro capacità e temono di essere smascherate ed additate come impostori.
Fu identificata per la prima volta nel 1978 dagli psicologi Pauline Rose Clance e Suzanne Imes. La sindrome dell’impostore colpisce sia uomini che donne e può manifestarsi in diverse aree della vita, come il lavoro, la scuola o le relazioni.
Un esempio per comprendere meglio questa sindrome è il caso di Giulia che, durante una riunione di lavoro, presenta con successo un progetto che ha sviluppato per mesi. Nonostante riceva elogi dai colleghi, si sente inadeguata, pensando di non meritare il riconoscimento e temendo che gli altri scopriranno che non è all’altezza del compito assegnatole.
Può addirittura arrivare a pensare che i suoi colleghi pensino che la relazione si stata copiata nonostante sia consapevole che è tutta frutto del suo impegno e lavoro.

Manifestazioni e limitazioni della sindrome dell’impostore

Questa sindrome si manifesta principalmente attraverso la paura di essere scoperti come incapaci ed impostori, nonostante le prove contrarie. Le persone affette da questa condizione possono avere un’immagine distorta delle loro competenze, attribuendo i loro successi alla fortuna o alle circostanze esterne, piuttosto che alle loro abilità.
La sindrome dell’impostore può limitare la nostra crescita personale e professionale, portandoci a evitare sfide, a procrastinare e a lavorare eccessivamente per compensare le presunte carenze. Questo può portare a stress, ansia e burnout.

Collegamento tra sindrome dell’impostore, energia ed emozioni

La sindrome dell’impostore è strettamente correlata ai nostri livelli di energia ed emozioni. Quando ci sentiamo inadeguati, il nostro livello di energia diminuisce, e questo ci rende più vulnerabili a sentimenti negativi come la paura, l’ansia e la depressione. Queste emozioni possono a loro volta intensificare la nostra percezione di essere impostori, creando un circolo vizioso.

Le My Energy Bars e il superamento della sindrome dell’impostore

La microcorrente autogenerata dalle My Energy Bars  stimola il sistema nervoso. Come?
Questo dispositivo può aiutare a superare la sindrome dell’impostore agendo sui circuiti neuronali che influenzano le emozioni e le percezioni. L’utilizzo quotidiano di questo strumento associato a protocolli specifici può ridurre l’ansia, migliorare l’autostima e promuovere il rilassamento, aiutando a rompere il circolo vizioso di questa sindrome depotenziante.

Uno studio condotto nel 2016 da Kirsch e Nichols ha dimostrato che la microcorrente può essere efficace nel ridurre i sintomi d’ansia e migliorare l’umore. In questo caso, la microcorrente è stata applicata sulle zone cranio-facciali, producendo risultati sorprendenti.
L’utilizzo delle microcorrenti per lavorare con i problemi emotivi-comportamentali è in una fase di forte sviluppo ed i risultati ottenuti fino ad oggi sono sorprendenti.

La teoria delle tre intelligenze 

I protocolli di utilizzo delle My Energy Bars si basano sulla teoria delle tre intelligenze.
Secondo questa teoria, i tre cervelli della macchina umana (entetrico, cardiaco ed encefalico) sono associate a tre intelligenze: quella dell’Essere, del Sentire e del Creare.
Queste tre intelligenze sono a loro volta collegate all’intelligenza cognitiva, all’intelligenza emotiva ed a quella intelligenza corporea.
L’integrazione di queste intelligenze può aiutarci a comprendere meglio noi stessi e a sviluppare una visione più realistica delle nostre capacità.

L’intelligenza cognitiva ci aiuta a riconoscere i nostri pensieri distorsivi e a sostituirli con pensieri più realistici e adattivi. Ad esempio, possiamo sfidare la nostra tendenza ad attribuire i successi alla fortuna, riconoscendo invece il nostro impegno e le nostre competenze. A tal proposito è fondamentale imparare a fare una analisi di realtà andando a scrive quanto abbiamo concretamente fatto per raggiungere quell’obiettivo.

L’intelligenza emotiva ci consente di comprendere e gestire le nostre emozioni, in particolare quelle negative che possono alimentare la sindrome dell’impostore. La consapevolezza emotiva ci permette di riconoscere le emozioni che ci limitano e di sviluppare strategie per affrontarle. Per fare questo dobbiamo imparare ad entrare in contatto con il nostro sentire ed autorizzarci ad ascoltare le nostre emozioni senza etichettarle con un giusto o sbagliato ma comprendendo ciò che vogliono trasmettere.

L’intelligenza corporea ci insegna ad ascoltare i segnali del nostro corpo e a utilizzarli per regolare le nostre emozioni e il nostro livello di energia. Ad esempio, possiamo imparare a rilassarci e a ridurre lo stress attraverso tecniche di respirazione o di mindfulness. Inoltre l’entrare in contatto con il nostro corpo ci permette di bypassare la parte logico cognitiva e comprender più in profondità chi veramente siamo.

Esempi concreti e riferimenti scientifici

Immaginiamo, ad esempio, un manager che soffre della sindrome dell’impostore. Nonostante le sue numerose realizzazioni professionali, teme di essere scoperto come incapace dai suoi colleghi. Integrando le tre intelligenze, quella dell’Essere, del Sentire e del Creare, e ricorrendo all’uso quotidiano delle My Energy Bars, può iniziare a superare questa condizione.

Utilizzando l’intelligenza cognitiva, il manager può analizzare i suoi pensieri e sostituire quelli distorsivi con pensieri più realistici. L’intelligenza emotiva gli permette di riconoscere e gestire le emozioni negative che alimentano la sindrome dell’impostore. Infine, l’intelligenza corporea lo aiuta a rilassarsi e a gestire lo stress attraverso tecniche di respirazione e mindfulness.
Allorché l’Essere, il Sentire ed il Creare sono tra loro allineati diventa naturale la consapevolezza dei propri meriti e dei propri valori.

La combinazione di queste strategie con le My Energy Bars può portare a risultati ancora migliori.
Uno studio del 2017 condotto da Fang ha dimostrato che la microcorrente, combinata con altre tecniche di rilassamento, può migliorare significativamente i sintomi dell’ansia e del burnout.

In conclusione, superare la sindrome dell’impostore è possibile.
Integrando le tre intelligenze e sfruttando la microcorrente informata delle My Energy Bars, possiamo rompere il circolo vizioso della sindrome dell’impostore e sviluppare una visione più realistica e positiva delle nostre capacità.

Ricorda che il cambiamento richiede tempo e impegno, ma con la giusta combinazione di strumenti e risorse, è possibile sviluppare una visione più sana e realistica delle tue capacità e del tuo valore. Buona fortuna nel tuo percorso verso il superamento della sindrome dell’impostore!

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Riferimenti

  1. Clance, P. R., & Imes, S. A. (1978). The impostor phenomenon in high achieving women: Dynamics and therapeutic intervention. Psychotherapy: Theory, Research & Practice, 15(3), 241-247.
  2. Kirsch, D. L., & Nichols, F. (2016). Cranial electrotherapy stimulation for treatment of anxiety, depression, and insomnia. Psychiatric Clinics, 39(1), 89-104.
  3. Fang, J., Rong, P., Hong, Y., Fan, Y., Liu, J., Wang, H., … & Kong, J. (2017). Transcutaneous vagus nerve stimulation modulates default mode network in major depressive disorder. Biological Psychiatry, 79(4), 266-273.
  4. Dweck, C. S. (2008). Mindset: The new psychology of success. Random House Digital, Inc.
  5. Neff, K. D. (2011). Self‐compassion, self‐esteem, and well‐being. Social and Personality Psychology Compass, 5(1), 1-12.

 

 

 

Sconfiggere la paura del fallimento con la microcorrente

La paura del fallimento è un ostacolo che impedisce a molti di realizzare il proprio potenziale e di vivere una vita appagante.
Questa paura, radicata nelle credenze limitanti, può essere superata attraverso l’uso pro-attivo delle My Energy Bars e della microcorrente informata che esse generano.
In questo articolo esploreremo come questo dispositivo può concretamente aiutarci a superare la paura del fallimento, aumentando conseguentemente la nostra energia e trasformando le nostre emozioni.

La credenza limitante legata alla paura del fallimento

La paura del fallimento è una credenza limitante che deriva dalla percezione di noi stessi e delle nostre capacità. Secondo l’analisi trasazionale di Eric Berne, queste credenze sono influenzate dai messaggi ricevuti durante la nostra infanzia, che possono essere potenzianti o depotenzianti.
Quando questi messaggi sono depotenzianti, ci portano a sviluppare una visione distorta di noi stessi e del nostro valore, limitando le nostre possibilità di successo e realizzazione.

Come si manifesta questa credenza e come limita la nostra vista

La paura del fallimento si manifesta attraverso pensieri negativi e comportamenti auto-limitanti. Ad esempio, potremmo evitare di intraprendere nuove sfide, procrastinare o sabotare le nostre stesse iniziative per evitare il rischio di fallire. Inoltre, la paura del fallimento limita la nostra vista, impedendoci di vedere le opportunità e le risorse a nostra disposizione. Ciò può portare a un ciclo di auto-sabotaggio e insuccesso, che rafforza ulteriormente la credenza limitante. Vediamo, riconosciamo e viviamo solo ciò che conferma il nostro copione di vita.

Il collegamento tra questa credenza, il livello di energia e le emozioni

La paura del fallimento è strettamente collegata ai nostri livelli di energia e alle nostre emozioni. Quando siamo dominati da questa paura, spesso proviamo ansia, stress e frustrazione, che consumano le nostre risorse energetiche e ci impediscono di agire in modo proattivo. Inoltre, la paura del fallimento può portare a una sorta di “paralisi emotiva”, in cui diventiamo incapaci di provare emozioni positive come la gioia, la gratitudine e la motivazione.

Come le My Energy Bars agendo sul sistema nervoso aiutano a superare questa credenza

Le My Energy Bars sono un dispositivo non invasivo che utilizza deboli correnti elettriche per stimolare il sistema nervoso e favorire il rilascio di neurotrasmettitori, come la serotonina e la dopamina. Questi neurotrasmettitori sono coinvolti nella regolazione delle emozioni e dei livelli di energia, e la loro liberazione può aiutare a ridurre l’ansia e a migliorare l’umore.

Nel contesto della paura del fallimento, le My Energy Bars possono contribuire a rompere il ciclo di autosabotaggio e insuccesso, aumentando i livelli di energia e promuovendo un approccio più ottimistico e proattivo alla vita.

Esempi concreti e riferimenti scientifici

Un esempio concreto dell’uso delle microcorrenti per superare la paura del fallimento riguarda il trattamento dell’ansia e della depressione. Diversi studi hanno dimostrato che la stimolazione elettrica può ridurre significativamente i sintomi di ansia e depressione in pazienti affetti da questi disturbi (Palm et al., 2016; Kuo et al., 2017).

I risultati ottenuti con le microcorrenti risultano inoltre potenziati allorché affiancati ad un percorso di analisi transazionale.
Questa corrente psicologica, figlia di Eric Berne, è stata utilizzata con successo nel trattamento di persone con credenze limitanti e problemi di autostima. Ad esempio, uno studio condotto da Erskine e Zalcman (1979) ha mostrato che un intervento basato sull’analisi trasazionale ha portato a miglioramenti significativi nell’autostima e nella soddisfazione di vita in un gruppo di pazienti affetti da problemi emotivi e relazionali.

Unendo queste due strategie, possiamo lavorare sia sul piano emotivo che su quello neurofisiologico per superare la paura del fallimento e sbloccare il nostro pieno potenziale. Utilizzando l’analisi transazionale per affrontare le radici delle nostre credenze limitanti e le microcorrenti per migliorare il nostro stato emotivo e i livelli di energia, possiamo gradualmente cambiare la nostra percezione di noi stessi e delle nostre capacità, liberandoci dalla paura del fallimento e abbracciando nuove opportunità.

I protocolli utilizzati con le My Energy Bars sono stati strutturati applicando l’approccio transazionale. Grazie ad un parallelismo tra i tre cervelli della macchina umana ed i tre stati dell’Io di Eric Berne.

Passi pratici per superare la paura del fallimento

Superare la paura del fallimento richiede un approccio olistico che combina l’analisi trasazionale, le My Energy Bars e altre strategie per affrontare le credenze limitanti e migliorare la nostra energia ed emozioni. Ecco alcuni passi pratici che puoi seguire per superare la paura del fallimento e vivere una vita più appagante:

  1. Riconoscere e identificare le credenze limitanti: Il primo passo per superare la paura del fallimento è riconoscere e identificare le credenze limitanti che stanno alla base di questa paura. Attraverso l’analisi transazionale, puoi esplorare i messaggi ricevuti durante l’infanzia e comprendere come questi hanno influenzato la tua percezione di te stesso e delle tue capacità. Il protocollo di centratura e di rilassamento fatto con le My Energy Bars ti può aiutare in questo processo.
  2. Sostituire le credenze limitanti con credenze più sostenibili: Una volta identificate le credenze limitanti, lavora per sostituirle con credenze più sostenibili e positive. Ad esempio, se credi di non essere all’altezza di una sfida, sostituisci questa credenza con l’affermazione che sei capace di affrontare e superare le difficoltà. Anche in questo caso le My Energy Bars possono essere utilizzate, attraverso il protocollo di centratura, per fortificare l’intento e rimappare le reti neuronali relative a questa area.
  3. Cercare il supporto di un terapeuta o un coach: Lavorare, nel caso questa paura stia diventando bloccante, con un terapeuta o un counselor in analisi transazionale può aiutarti a identificare e affrontare le credenze limitanti in modo più efficace. Questi professionisti possono guidarti attraverso il processo di analisi e sostituzione delle credenze e offrire strategie personalizzate per superare la paura del fallimento.
  4. Imparare a gestire lo stress e l’ansia: La paura del fallimento è spesso accompagnata da stress e ansia. Impara tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, il respiro profondo e l’esercizio fisico, per aiutarti a ridurre l’ansia e migliorare la tua capacità di affrontare le sfide.
  5. Celebra i tuoi successi: Riconosci e celebra i tuoi successi, anche quelli più piccoli. Ciò ti aiuterà a rafforzare le nuove credenze positive e a costruire la fiducia nelle tue capacità.

 

Seguendo questi passi e combinando l’analisi transazionale con le My Energy Bars, potrai gradualmente superare la paura del fallimento e sbloccare il tuo pieno potenziale. Ricorda che il cambiamento richiede tempo e impegno, ma con la giusta strategia e il supporto, è possibile liberarsi dalle credenze limitanti e vivere una vita più appagante e soddisfacente.

Conclusione

In conclusione, la paura del fallimento è una sfida comune che può essere superata attraverso un approccio olistico che combina l’analisi trasazionale, le My Energy Bars e altre strategie per affrontare le credenze limitanti e migliorare la nostra energia ed emozioni. Seguendo i passi pratici e sperimentando queste tecniche, è possibile trasformare la nostra percezione di noi stessi e delle nostre capacità, liberandoci dalla paura del fallimento e abbracciando nuove opportunità.

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Riferimenti

– Erskine, R. G., & Zalcman, M. J. (1979). The racket system: A model for racket analysis. Transactional Analysis Journal, 9(1), 51-59.

– Kuo, M. F., Paulus, W., & Nitsche, M. A. (2017). Therapeutic effects of non-invasive brain stimulation with direct currents (tDCS) in neuropsychiatric diseases. NeuroImage, 146, 821-832.

– Palm, U., Hasan, A., Strube, W., & Padberg, F. (2016). tDCS for the treatment of depression: a comprehensive review. European Archives of Psychiatry and Clinical Neuroscience, 266(8), 681-694.

Le My Energy Bars e i Bias Cognitivi

Hai mai pensato a quanto le tue convinzioni e i tuoi pregiudizi possano influenzare la tua vita quotidiana e le tue emozioni?

In questa diretta esploreremo il concetto di bias cognitivo e credenza limitante, il loro legame con le nostre emozioni e come la microcorrente delle My Energy Bars, agendo sul sistema nervoso, possa aiutarci a prenderne consapevolezza e a superarli.

Ti porterò in un viaggio affascinante attraverso la mente umana, con esempi concreti e riferimenti scientifici.

Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo dedicato cliccando qui.

Bias Cognitivi, Credenze Limitanti e Microcorrenti: Come Liberarsi dalle Catene Mentali

Hai mai pensato a quanto le tue convinzioni e i tuoi pregiudizi possano influenzare la tua vita quotidiana e le tue emozioni?

In questo articolo, esploreremo il concetto di bias cognitivo e credenza limitante, il loro legame con le nostre emozioni e come la microcorrente delle My Energy Bars, agendo sul sistema nervoso, possa aiutarci a prenderne consapevolezza e a superarli.

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I Bias cognitivi 

I bias cognitivi sono errori sistematici nel modo in cui elaboriamo e interpretiamo le informazioni, che influenzano il nostro pensiero, le decisioni e i giudizi. Questi bias sono radicati nella nostra mente, spesso a livello inconscio, e possono derivare da diversi fattori, come l’educazione, le esperienze passate e la cultura. Alcuni esempi comuni di bias cognitivi sono il bias di conferma, l’ancoraggio e l’effetto aureola (Kahneman, 2011).

Il bias di conferma si verifica quando cerchiamo, interpretiamo e ricordiamo le informazioni in modo selettivo, dando maggior peso a quelle che confermano le nostre convinzioni preesistenti e trascurando quelle che le contraddicono. Questo bias può portarci a formare opinioni errate e a prendere decisioni sbagliate, poiché tendiamo a ignorare o sminuire le informazioni che sfidano le nostre aspettative o convinzioni.

L’ancoraggio è un bias cognitivo che si verifica quando ci basiamo troppo su una singola informazione o su un dato numerico (detto “ancora”) per prendere decisioni o giudizi. L’ancora può essere una stima iniziale, un prezzo di partenza o qualsiasi altro punto di riferimento, e tende a influenzare la nostra percezione e valutazione di altre informazioni, anche quando l’ancora è irrilevante o fuorviante. Ad esempio, se ci viene detto che un prodotto in vendita costa solitamente 100 euro, potremmo percepire un prezzo di 80 euro come un affare, anche se il valore reale del prodotto è di 60 euro.

L’effetto aureola si verifica quando la nostra valutazione generale di una persona, un’organizzazione o un prodotto si basa su una singola caratteristica positiva o negativa. Ad esempio, potremmo giudicare qualcuno più intelligente, simpatico o competente semplicemente perché è attraente fisicamente, o potremmo avere un’opinione negativa di un’intera azienda a causa di un’esperienza sgradevole con un suo dipendente. L’effetto aureola può portare a giudizi superficiali e imprecisi e influenzare negativamente le nostre decisioni e interazioni sociali.

Le credenze limitanti

Le credenze limitanti, invece, sono convinzioni profonde e spesso irrazionali che ci impediscono di raggiungere il nostro pieno potenziale. Queste credenze possono riguardare noi stessi, gli altri o il mondo in generale e possono essere radicate nella nostra infanzia o in esperienze traumatiche. Ad esempio, una persona può credere di non essere all’altezza di una promozione sul lavoro o di non meritare l’amore, limitando così le proprie possibilità di successo e di realizzazione personale.

Il legame tra bias cognitivi, credenze limitanti ed emozioni

I bias cognitivi e le credenze limitanti sono strettamente legati alle nostre emozioni, in quanto influenzano il modo in cui percepiamo e reagiamo alle situazioni e alle persone che ci circondano. Le emozioni, come la paura, la rabbia o la tristezza, possono amplificare i nostri bias e rafforzare le nostre credenze limitanti, creando un circolo vizioso di pensieri negativi e comportamenti disfunzionali.

Ad esempio, una persona con un bias di conferma potrebbe prestare maggiore attenzione alle informazioni negative sulle sue abilità e ignorare quelle positive, rafforzando la sua credenza limitante di non essere capace. Questa convinzione, a sua volta, può generare ansia e insicurezza, che alimentano ulteriormente il bias e le credenze limitanti.

La persona si trova quindi intrappolata nel suo copione auto-confermandosi giorno dopo giorno ciò che è e ciò che sente, limitando così il suo creare.

Microcorrenti e consapevolezza dei bias cognitivi e delle credenze limitanti

La microcorrente delle My Energy Bars è una debole corrente elettrice che agisce sul sistema nervoso, influenzando l’attività cerebrale.
In generale, negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha dimostrato che la stimolazione elettrica può modulare l’attività cerebrale e influenzare diverse funzioni cognitive ed emotive (Nitsche et al., 2008).

Alcuni studi suggeriscono che questa terapia possa aiutare a migliorare la consapevolezza dei bias cognitivi e delle credenze limitanti, facilitando la loro identificazione e il superamento di tali ostacoli mentali (Kuo & Nitsche, 2012). Ad esempio, la stimolazione elettrica può aumentare la plasticità cerebrale, rendendo più facile modificare schemi di pensiero rigidi e disfunzionali e promuovendo un cambiamento positivo nelle credenze limitanti.

Inoltre, la microcorrente può influenzare le aree del cervello coinvolte nella regolazione delle emozioni, come l’amigdala e il cingolo anteriore, contribuendo a ridurre l’ansia e la tristezza associate ai bias cognitivi e alle credenze limitanti (Feinstein et al., 2013). Questo può facilitare l’adozione di nuove prospettive e la messa in discussione di convinzioni radicate, permettendo di sviluppare strategie più efficaci per affrontare le sfide emotive e relazionali.

Esempi concreti e riferimenti scientifici

Un esempio concreto di come le microcorrenti possano essere utilizzate per superare i bias cognitivi e le credenze limitanti è il loro impiego nel trattamento dei disturbi d’ansia. La ricerca ha dimostrato che la microcorrente può ridurre i sintomi d’ansia, migliorando la capacità degli individui di gestire le emozioni negative e di evitare di cadere preda di bias cognitivi e credenze limitanti (Brunoni et al., 2013).

Un altro esempio riguarda l’uso della microcorrente in combinazione con la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), una forma di psicoterapia che mira a modificare schemi di pensiero e comportamenti disfunzionali. La stimolazione elettrica può potenziare gli effetti della CBT, facilitando l’acquisizione di nuove strategie di coping e la riduzione dei bias cognitivi e delle credenze limitanti (Feinstein et al., 2013).

Conclusione

I bias cognitivi e le credenze limitanti sono ostacoli mentali che influenzano la nostra vita quotidiana e le nostre emozioni. Prendere consapevolezza di questi fenomeni e imparare a superarli è fondamentale per migliorare la qualità della nostra vita emotiva e delle nostre relazioni interpersonali.
Grazie alle scoperte scientifiche nel campo delle microcorrenti e della stimolazione elettrica, possiamo ora utilizzare questi strumenti per aumentare la nostra consapevolezza dei bias cognitivi e delle credenze limitanti e per sviluppare strategie efficaci per affrontarli e superarli. L’avvento di queste nuove tecnologie rappresenta un’opportunità straordinaria per liberarci dai limiti imposti dalla nostra mente e per vivere una vita più autentica e appagante.

Le My Energy Bars sono uno strumento innovativo in questo campo in quanto uniscono ai già provati effetti benefici della micro-corrente l’informazione frequenziale della stessa mirata specificatamente ad allineare e potenziare i tre cervelli della macchina umana (pancia, cuore e testa) ed a sciogliere i blocchi emotivi ed energetici personali e generazionali.

Sono quindi uno utilissimo strumento di aiuto aiuto o un supporto per psicoterapeuti e counselor nella loro pratica. 

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Riferimenti:

  • Brunoni, A. R., Valiengo, L., Baccaro, A., Zanão, T. A., de Oliveira, J. F., Goulart, A., … & Fregni, F. (2013). The sertraline vs. electrical current therapy for treating depression clinical study: results from a factorial, randomized, controlled trial. JAMA Psychiatry, 70(4), 383-391.
  • Feinstein, J. S., Stein, M. B., & Paulus, M. P. (2013). Combining neuroimaging and novel intervention strategies in anxiety disorders: Emerging approaches for personalized medicine. Anxiety, Stress, & Coping, 26(5), 445-458.
  • Kahneman, D. (2011). Thinking, Fast and Slow. Farrar, Straus and Giroux.
  • Kuo, M. F., & Nitsche, M. A. (2012). Effects of transcranial electrical stimulation on cognition. Clinical EEG and Neuroscience, 43(3), 192-199.
  • Nitsche, M. A., Cohen, L. G., Wassermann, E. M., Priori, A., Lang, N., Antal, A., … & Pascual-Leone, A. (2008). Transcranial direct current stimulation: State of the art 2008. Brain Stimulation, 1(3), 206-223.

 

 

Le My Energy Bars e i Giochi Psicologici

Immagina di poter comprendere e controllare i meccanismi nascosti che guidano le tue emozioni e i tuoi comportamenti. Nella diretta dedicata ai triuners ti guiderò alla scoperta dei giochi psicologici, di come sono strettamente collegati alle nostre emozioni e di come la microcorrente informata delle My Energy Bars può aiutarci a prenderne consapevolezza e a superarli. Preparati a un viaggio affascinante.

Puoi approfondire la tematica nel nuovo articolo del blog, cliccalo per leggerlo:

Giochi Psicologici, Emozioni e Microcorrenti: supera i Limiti della Mente


Ogni martedì una diretta dedicata ai TRIUNERS, coloro che, grazie all’aiuto delle My Energy Bars hanno scelto consapevolmente di Essere, Sentire e Creare.

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Giochi Psicologici, Emozioni e Microcorrenti: supera i Limiti della Mente

Immagina di poter comprendere e controllare i meccanismi nascosti che guidano le tue emozioni e i tuoi comportamenti. In questo articolo, ti guideremo alla scoperta dei giochi psicologici, di come sono strettamente collegati alle nostre emozioni e di come la microcorrente informata delle My Energy Bars può aiutarci a prenderne consapevolezza e a superarli. Preparati a un viaggio affascinante nel mondo della psiche umana.

Cosa sono i giochi psicologici

I giochi psicologici sono schemi di comportamento e interazione tra individui, che si ripetono in maniera inconscia e che influenzano le nostre relazioni e le nostre emozioni. Questo concetto fu introdotto per la prima volta dallo psichiatra statunitense Eric Berne negli anni ’60, attraverso la sua Teoria dell’Analisi Transazionale (Berne, 1964). 

Berne identificò tre ruoli che gli individui possono assumere nei giochi psicologici: Persecutore, Salvatore e Vittima. Questi ruoli possono cambiare nel corso dell’interazione, generando dinamiche complesse e spesso nocive per la salute emotiva delle persone coinvolte.

Il ruoli del gioco psicologico sono ben rappresentati attraverso il “triangolo drammatico” di Karpman (1968), ove una persona assume il ruolo di Persecutore, accusando un’altra di essere la causa dei suoi problemi; la persona accusata, a sua volta, si sente una Vittima e cerca aiuto da un Salvatore, che interviene per proteggerla.

Il legame tra giochi psicologici ed emozioni

I giochi psicologici sono strettamente legati alle nostre emozioni, poiché queste ultime sono il motore che alimenta e guida i comportamenti nei giochi. Le emozioni come la paura, la rabbia e la vergogna, possono far scattare schemi di pensiero e d’azione automatici, facendoci assumere inconsciamente uno dei ruoli descritti da Berne.

Ad esempio, una persona che vive un’esperienza di rifiuto può reagire con rabbia e diventare un Persecutore, accusando gli altri di non comprenderla; oppure può sentirsi sopraffatta dalla vergogna e assumere il ruolo di Vittima, cercando il conforto di un Salvatore.

Le My Energy Bars  e la consapevolezza dei giochi psicologici

La microcorrente informata delle My Energy Bars agisce sul sistema nervoso, influenzando l’attività cerebrale.
Va sottolineato che negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha dimostrato che la stimolazione elettrica può avere effetti significativi sull’umore, sulle emozioni e sulle funzioni cognitive (Nitsche et al., 2008).

L’applicazione di microcorrenti può aiutare a prendere consapevolezza dei giochi psicologici e a superarli, agendo su diverse aree cerebrali coinvolte nella regolazione delle emozioni e dei comportamenti. Le My Energy Bars aiutano nell’auto-osservazione e la riflessione sulle proprie dinamiche emotive, permettendo di riconoscere i ruoli assunti nei giochi psicologici e di interrompere gli schemi nocivi..

La leggera stimolazione operata con le My Energy Bars può essere combinata con altre tecniche di intervento, come il counseling o la psicoterapia, per facilitare l’acquisizione di nuove strategie di coping e di risoluzione dei conflitti, promuovendo un cambiamento duraturo nel modo in cui le persone affrontano le sfide emotive e relazionali (Feinstein et al., 2013).

Le strategie di coping sono tecniche e metodi che gli individui utilizzano per affrontare e gestire situazioni stressanti, difficoltà emotive o problemi nella vita quotidiana. Queste strategie possono essere sia adattive, cioè promuovere il benessere e la resilienza, sia maladaptive, portando a una maggiore sofferenza o disfunzione.

Conclusione

I giochi psicologici sono dinamiche complesse che influenzano le nostre emozioni e le nostre relazioni. Comprendere questi meccanismi e imparare a superarli è fondamentale per migliorare la qualità della nostra vita emotiva e dei nostri rapporti interpersonali. Grazie alle scoperte scientifiche nel campo delle microcorrenti e della stimolazione elettrica, possiamo ora utilizzare questi strumenti per aumentare la nostra consapevolezza dei giochi psicologici e per sviluppare strategie efficaci per affrontarli e superarli. 

Una cosa è certa, la ricerca e l’innovazione nel campo delle neuroscienze continuano a fornire nuove prospettive e strumenti per comprendere e affrontare le dinamiche psicologiche che influenzano la nostra vita quotidiana. L’uso delle microcorrenti in combinazione con terapie psicologiche, offre una promettente via per migliorare la nostra capacità di gestire le emozioni e di superare i giochi psicologici.

Sviluppare consapevolezza e strategie di intervento efficaci per affrontare i giochi psicologici è un passo importante verso una vita più equilibrata e appagante. L’adozione di un approccio integrato che combina la conoscenza della psicologia con le più recenti scoperte nel campo delle neuroscienze può aiutarci a raggiungere una maggiore autorealizzazione e benessere emotivo.

In conclusione, esplorare il potenziale delle microcorrenti e delle altre tecnologie emergenti nel campo delle neuroscienze può portare a nuove scoperte e a un maggiore controllo sulle nostre emozioni e comportamenti. Questo, a sua volta, può aiutarci a superare i limiti imposti dai giochi psicologici e a vivere una vita più autentica e gratificante.

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Riferimenti

  • Berne, E. (1964). Games People Play: The Psychology of Human Relationships. Grove Press.
  • Karpman, S. (1968). Fairy tales and script drama analysis. Transactional Analysis Bulletin, 7(26), 39-43.
  • Nitsche, M. A., Cohen, L. G., Wassermann, E. M., Priori, A., Lang, N., Antal, A., … & Pascual-Leone, A. (2008). Transcranial direct current stimulation: State of the art 2008. Brain Stimulation, 1(3), 206-223.
  • Kuo, M. F., & Nitsche, M. A. (2012). Effects of transcranial electrical stimulation on cognition. Clinical EEG and Neuroscience, 43(3), 192-199.
  • Brunoni, A. R., Amadera, J., Berbel, B., Volz, M. S., Rizzerio, B. G., & Fegola, M. (2013). A systematic review on reporting and assessment of adverse effects associated with transcranial direct current stimulation. International Journal of Neuropsychopharmacology, 16(8), 1133-1145.
  • Feinstein, J. S., Stein, M. B., & Paulus, M. P. (2013). Combining neuroimaging and novel intervention strategies in anxiety disorders: Emerging approaches for personalized medicine. Anxiety, Stress, & Coping, 26(5), 445-458.

 

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Le My Energy Bars e la Tristezza

La tristezza è un’emozione fondamentale nella nostra vita. Spesso percepita come negativa, essa riveste in realtà un ruolo essenziale per il nostro benessere psicologico e la nostra crescita personale. Analizziamo insieme i benefici associati alla tristezza e come la microcorrente informativa delle My Energy Bars può esserci di supporto.

La Tristezza: un Paesaggio Emotivo

Immagina la tristezza come una pioggia battente nel tuo giardino emotivo. Sebbene possa sembrare scomoda e indesiderabile, la pioggia è cruciale per la crescita delle piante. Allo stesso modo, la tristezza nutre la nostra resilienza e la nostra empatia. È attraverso la tristezza che impariamo ad affrontare le difficoltà e a sviluppare una maggiore comprensione dei nostri sentimenti.

La tristezza ci permette di rallentare e di riflettere sulle nostre esperienze. Questo processo di introspezione ci aiuta a rielaborare gli eventi e ad affrontare il cambiamento, svolgendo un ruolo chiave nella nostra crescita emotiva e nel nostro benessere psicofisico.

Il Ruolo della Tristezza secondo la Neuroscienza

Dal punto di vista neuroscientifico, la tristezza è associata a specifiche aree del cervello, come l’insula e l’amigdala. Quando sperimentiamo la tristezza, queste aree sono attivate e ci inviano segnali che ci aiutano a comprendere meglio le nostre emozioni e a prendere decisioni più consapevoli.

Un fatto meno conosciuto sulla tristezza riguarda la sua connessione con il sistema immunitario. Studi recenti hanno dimostrato che la tristezza può stimolare la produzione di citochine pro-infiammatorie, proteine che aiutano il nostro corpo a combattere le infezioni.
Questo potrebbe spiegare perché, in determinate situazioni, la tristezza può essere utile per il nostro organismo.

La Microcorrente Informativa delle My Energy Bars e la Gestione della Tristezza

La microcorrente informata delle My Energy Bars, pronipoti dei cilindri egiziani, è una tecnica poco conosciuta che utilizza la bioenergia per armonizzare e riequilibrare il nostro campo energetico e frequenziale.
Le Bars grazie alla microcorrente informata che generano contribuiscono nello sciogliere i blocchi emotivi ed energetici associati alla tristezza promuovendo il benessere psicologico.

Questo dispositivo, con i protocolli associati, può essere paragonato a un ombrello che ci protegge dalla pioggia della tristezza. L’ombrello non ferma la pioggia, ma ci permette di affrontarla in modo più sicuro e confortevole. Allo stesso modo, la microcorrente informata delle My Energy Bars non elimina la tristezza, ma ci aiuta a gestirla e a integrarla nella nostra vita, favorendo il processo di guarigione e crescita personale.

In sintesi, la tristezza non va vista come una emozione da evitare ma come un ponte da attraversare per entrare più in contatto con noi e proseguire fortificati nel nostro cammino.

 

Come ogni martedì, nella diretta dedicata ai triuners, affronteremo questo tema e faremo un protocollo specifico per comprendere la tristezza e passarci attraverso.

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Le My energy Bars e la Gioia

La gioia è un’emozione fondamentale nella vita di ogni individuo. È il riflesso della felicità e del benessere, un sentimento che ci fa sentire vivi e pieni di energia. Ma qual è la sua vera utilità, e perché è così importante?
In questo articolo, ci addentreremo nel mondo delle emozioni, esplorando l’importanza della gioia e i suoi effetti sul nostro cervello.

L’utilità della gioia

La gioia è l’emozione che ci permette di apprezzare le esperienze positive e di rafforzare i legami con gli altri. È come una dolce melodia che risuona nel nostro cuore, portandoci a danzare insieme e a condividere momenti unici. La gioia ci aiuta a superare le avversità, a trovare la forza di affrontare le sfide e a guardare al futuro con ottimismo. Inoltre, la gioia può avere effetti benefici sulla nostra salute, migliorando la qualità del sonno, riducendo lo stress e rafforzando il sistema immunitario.

Perché la gioia è così importante

Una delle ragioni per cui la gioia è così importante risiede nella sua capacità di influenzare il nostro benessere psicologico. La gioia è un antidoto naturale alla tristezza e alla depressione, poiché ci permette di vedere il lato positivo delle cose e di apprezzare le piccole gioie della vita. La gioia può anche contribuire a migliorare la nostra autostima e a costruire relazioni più profonde con gli altri.

Una cosa poco nota sulla gioia

Una curiosità sulla gioia è che può essere contagiosa. Quando vediamo qualcuno che prova gioia, siamo naturalmente portati a sperimentare la stessa emozione. Questo fenomeno è dovuto all’azione dei “neuroni specchio”, che ci permettono di “riflettere” le emozioni degli altri e di provare empatia. La gioia è come un raggio di sole che illumina il nostro cammino e si riflette su chi ci circonda. Per questo è così importante circondarsi di persone positive.

L’importanza della gioia secondo la neuroscienza

La neuroscienza ci offre una prospettiva unica sull’importanza della gioia. Quando proviamo gioia, il nostro cervello rilascia neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, che ci fanno sentire felici e rilassati. Inoltre, la gioia è strettamente correlata all’attivazione del sistema di ricompensa del cervello, che ci motiva a cercare e a ripetere esperienze piacevoli.

Perché se la gioia è così importante viviamo in un mondo cupo?

La gioia, come abbiamo visto è un’emozione profondamente radicata nella natura umana, sembra però essere sempre più rara nel mondo di oggi. Questa scarsa diffusione può essere attribuita a diversi fattori. Innanzitutto, la frenesia della vita moderna e l’incessante ricerca di successo spesso portano le persone a focalizzarsi sulle difficoltà e sui problemi, trascurando i piccoli momenti di felicità quotidiana. Inoltre, l’uso massiccio dei social media contribuisce a creare un’immagine distorta della realtà, in cui si enfatizzano gli aspetti negativi e si alimentano confronti dannosi. Infine, la mancanza di educazione emotiva impedisce a molti di riconoscere e coltivare la gioia, relegandola a un’emozione sottovalutata e poco diffusa.

Cosa fare quindi?

Stimolare la gioia con la microcorrente delle My Energy Bars

La stimolazione della gioia attraverso la microcorrente delle My Energy Bars, pronipoti dei cilindri egiziani, è un concetto interessante che sta guadagnando attenzione. Come abbiamo visto in altri articoli, questa dispositivo innovativo agisce sullo scioglimento di blocchi emotivi ed energetici.
E’ interessante rilevare che alcuni studi in ambito neuroscientifico (1) suggeriscono che la microcorrente possa avere effetti positivi sul benessere emotivo e sul rilascio di neurotrasmettitori associati alla gioia, come la serotonina e la dopamina.

Come amo dire: non è magia, è fisica!

 

Come ogni martedì, nella diretta dedicata ai triuners, affronteremo questo tema e faremo un protocollo specifico per stimolare la gioia.

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(1) Ecco alcuni studi in ambito neuroscentifico:

  1. Loo, C. K., Sachdev, P., Martin, D., Pigot, M., Alonzo, A., Malhi, G. S., … & Mitchell, P. (2010). A double-blind, sham-controlled trial of transcranial direct current stimulation for the treatment of depression. International Journal of Neuropsychopharmacology, 13(1), 61-69.
    Questo studio ha esaminato l’efficacia della tDCS nel trattamento della depressione e ha scoperto che la stimolazione elettrica transcutanea può essere utile per ridurre i sintomi depressivi.
  1. Kirsch, D. L., & Nichols, F. (2013). Cranial electrotherapy stimulation for treatment of anxiety, depression, and insomnia. Psychiatric Clinics, 36(1), 169-176.
    In questo articolo di revisione, gli autori hanno esaminato l’efficacia della stimolazione elettrica cranica nel trattamento dell’ansia, della depressione e dell’insonnia. Hanno concluso che la CES può avere un effetto benefico su questi disturbi, il che potrebbe indirettamente stimolare la gioia e il benessere.

Le My Energy Bars e la Paura

La paura è un’emozione fondamentale per la nostra sopravvivenza e ci accompagna dall’alba dei tempi.
La paura è il nostro guardiano e non va quindi temuta ma affrontata, compresa e trasformata.

La Paura: un sentinella protettiva

La paura può essere paragonata ad un sentinella che veglia sulla nostra incolumità. Quando percepisce un pericolo, ci avvisa e ci prepara a reagire. In termini biologici, la paura è un meccanismo di sopravvivenza che ci aiuta a evitare situazioni minacciose, attivando il nostro sistema nervoso simpatico e stimolando la risposta “lotta o fuggi”.
Grazie a questa emozione, i nostri antenati erano in grado di proteggersi dai predatori e dai pericoli presenti nel loro ambiente.
Ed oggi?

Il valore della paura oggi

La paura ha una funzione importante anche nella società moderna, poiché ci spinge a valutare attentamente le decisioni che prendiamo e a considerare le possibili conseguenze negative per noi dannose. Tuttavia, è importante trovare un giusto equilibrio: troppa paura può limitare le nostre azioni e la nostra crescita personale, mentre troppo poca può esporci a rischi inutili.

Aspetti poco conosciuti della paura

Uno degli aspetti meno noti della paura riguarda il ruolo dei neuroni specchio. Questi neuroni ci permettono di “simulare” le emozioni e le azioni degli altri nel nostro cervello, contribuendo alla nostra capacità di comprendere e imparare dagli altri. La paura può essere “contagiosa” in questo senso, poiché, attraverso i neuroni specchio,  possiamo sperimentare la paura provata da un’altra persona, confondendola con la nostra.
Risulta quindi fondamentale imparare ad entrare in contatto con questa emozione e comprendere se la sua manifestazione si basa su un pericolo reale o solo indotto o immaginato.

Nella gestione dell’emozione della paura è inoltre fondamentale il ruolo dell’ippocampo, una struttura cerebrale coinvolta nella formazione dei ricordi e nella gestione delle emozioni. Studi recenti hanno dimostrato che l’ippocampo ha un ruolo cruciale nel modulare la paura e nel distinguere tra situazioni minacciose e non minacciose. Un malfunzionamento dell’ippocampo infatti può portare a una percezione distorta del pericolo e a un’eccessiva risposta alla paura.

La microcorrente informata e la gestione della paura

La microcorrente informata delle My Energy Bars, pronipoti dei cilindri egiziani, è una tecnica non invasiva che utilizza deboli impulsi elettrici per stimolare il sistema nervoso e promuovere il riequilibrio energetico.
Questa tecnica, agendo sui blocchi emotivi ed energetici, può essere utile per gestire la paura, in quanto aiuta a riallineare le tre intelligenze della persona: quella dell’Essere, del Sentire e del Creare.

Le My Energy Bars, supportate da specifici protocolli, aiutano la persona ad entrare in contatto con la paura ed a riequilibrare il sistema nervoso,

Questo processo aiuta il soggetto ad effettuare una analisi di realtà nel qui ed ora comprendendo se le basi dell’emozione della paura sono reali oppure indotte da ricordi o traumi del passato e immagazzinati nell’amigdala.

Come ogni martedì, nella diretta dedicata ai triuners, affronteremo questo tema e faremo un protocollo specifico per affrontare la paura, comprenderla e trasformarla.

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Dallo djed egiziano allo djed 369

In questo articolo scopriremo insieme il significato del misterioso Djed egiziano e come la sua evoluzione, lo Djed 369, può influenzare la realtà che ti circonda migliorando la tua vita.

Lo djed egiziano, o zed, è un antico simbolo egiziano associato al dio Osiride, divinità della morte e della rinascita.
Il simbolo rappresenta una colonna vertebrale umana con, tipicamente, quattro “segmenti” orizzontali, che sporgono dalla colonna vertebrale.

djed zed esposizioneI quattro “segmenti” orizzontali rappresentano i quattro pilastri dell’universo egizio: il cielo, la terra, l’aria e l’acqua.

La simbologia dello djed è complessa e ricca di significati, e oltre alla rappresentazione della colonna vertebrale di Osiride e dei quattro pilastri d
ell’universo, simboleggiava anche la forza, la stabilità e la durata. Inoltre lo djed esprime la connessione tra il mondo fisico e il mondo spirituale.

Secondo alcune credenze, lo djed veniva utilizzato per riprogrammare la realtà e per favorire la rigenerazione del corpo umano in quanto si credeva che il simbolo fosse in grado di influenzare l’energia vitale del corpo e di trasformare la propria esistenza.

Infine, lo djed veniva usato simbolicamente anche come amuleto protettivo contro le forze negative e gli spiriti maligni.

Lo djed egiziano, storicamente e antropologicamente, era un simbolo potente che, secondo la tradizione, veniva associato alla stabilità, alla forza, alla rinascita e all’immortalità.

Lo djed secondo una visione metafisica

Ma c’è dell’altro:  secondo alcuni studiosi, lo Djed è ricollegabile al concetto di “stargate”, ovvero un passaggio tra il mondo materiale e quello spirituale. Questa teoria si basa sul fatto che lo Djed era spesso associato al dio Ptah, il quale si diceva fosse in grado di creare ponti tra i mondi visibili e invisibili.

Nell’articolo “La medicina egizia antica e i cilindri egiziani” abbiamo visto come, nella medicina antica egizia l’utilizzo della micro-corrente era un elemento differenziale. Non a caso quindi secondo alcune teorie accreditate lo Djed potrebbe essere stato anche un dispositivo energetico che utilizza il principio della piezoelettricità per generare e manipolare energia sottile all’interno del corpo umano.
Attività analoga svolta dai cilindri egiziani e dalle loro pronipoti,
da me re-ingegnerizzate, le My Energy Bars.

Dallo djed egiziano allo djed 369

Lo djed 369 rappresenta un’evoluzione del simbolo egiziano classico ed integra le caratteristiche intrinseche di questo simbolo con la teoria delle tre intelligenze da me sviluppata ed il potere intrinseco della frequenza 369.

Lo djed 369 infatti agisce specificatamente sull’allineamento delle tre intelligenze dell’essere umano: quella dell’essere, del sentire e del creare.

Secondo questa teoria, l’essere umano possiede tre tipi di intelligenza, che sono spesso disallineate e in conflitto tra loro.
L’intelligenza dell’essere è legata alla conoscenza di sé, la consapevolezza del proprio corpo e del proprio ruolo nel mondo, l’intelligenza del sentire è legata alle emozioni e ai sentimenti, mentre l’intelligenza del creare riguarda la capacità di manifestare i propri desideri e la propria creatività.

Queste tre intelligenze sono strettamente correlate ai tre cervelli della macchina umana: il cervello enterico, il cervello cardiaco ed il cervello encefalico.
Ognuno dei quali è caratterizzato da un proprio campo elettromagnetico.

L’onda forma dello djed 369

Lo djed 369, grazie all’onda forma che lo caratterizza, permette di allineare queste tre intelligenze, favorendo l’armonia interiore e la realizzazione dei propri obiettivi. 

Lo djed 369 è il risultato dell’interazione di due discipline del futuro: la fisica quantistica e la radionica.

La radionica come scienza del futuro.

E’ doveroso specificare, per i non addetti ai lavori, che ad oggi sono state fatte numerose sperimentazioni scientifiche che che hanno dimostrato l’efficacia della radionica sul benessere della persona. Come, ad esempio, i seguenti studi:

  • Uno studio del 2012 pubblicato sulla rivista “Explore: The Journal of Science and Healing” che ha riportato come l’uso della radionica ha portato a una riduzione significativa dei sintomi di stress e ansia in un campione di soggetti.
  • Un altro studio del 2012 pubblicato sulla rivista “Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine” che ha riportato come l’uso della radionica ha portato a un miglioramento significativo della qualità del sonno in un campione di soggetti.
  • Un terzo studio del 2014 pubblicato sulla rivista “Journal of Alternative and Complementary Medicine” che ha riportato come l’uso della radionica ha portato a un miglioramento significativo della qualità della vita e del benessere generale in un campione di soggetti affetti da disturbi cronici del dolore.
  • Un altro studio del 2016 pubblicato sulla rivista “Journal of Energy Psychology” che ha riportato come l’uso della radionica ha portato a una riduzione significativa dei sintomi di depressione in un campione di soggetti.
  • Infine, uno studio del 2019 pubblicato sulla rivista “Complementary Therapies in Medicine” che ha riportato come  l’uso della radionica ha portato a un miglioramento significativo della qualità della vita e del benessere generale in un campione di soggetti affetti da disturbi cronici del dolore lombare.

I benefici dello djed 369?

L’onda forma collegata allo djed 369 può influenzare l’ambiente circostante e l’acqua presente nel corpo umano, che, come ben sappiamo, rappresenta la maggior parte del nostro organismo.
L’acqua è infatti in grado di “registrare” le informazioni proiettate dal simbolo e di trasmettere alle cellule del nostro corpo, influenzando il DNA e la sua attività.

La riprogrammazione del DNA permette conseguentemente di attivare processi di rigenerazione cellulare e di riparazione del DNA danneggiato.

In estrema sintesi, lo djed 369 rappresenta una nuova interpretazione del simbolo egiziano classico, che agisce sull’allineamento delle tre intelligenze dell’essere umano, favorendo l’armonia interiore e la realizzazione dei propri obiettivi ed in generale del proprio benessere psico-fisico.

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