Migliorare il focus e l’attenzione

Come migliorare il focus e l’attenzione: consigli pratici per aumentare la produttività

Espandi la tua attenzione e concentrazione con le My Energy Bars

La presenza costante di stimoli esterni, sempre maggiore, porta come conseguenza una crescente difficolta nel concentrasi sulle proprie attività.

Esistono degli accorgimenti pratici per migliorare la tua attenzione, vediamoli insieme:

1. Svolgi un’attività per volta. Risulta infatti vitale eliminare il famoso multitasking. Il cervello, all’avvio di ogni nuova attività, richiede un “reboot”, un riavvio impercettibile, che assorbe, anche se non lo avvertiamo, energia fisica e mentale.
Come fare? Fai una lista dei compiti da svolgere, inizia un’attività e, prima di passare alla successiva, concludila.

2. Tra un’attività e l’altra fai una leggera attività fisica. Cosa fare?
Alzati in piedi, guarda fuori dalla finestra, mantieni la testa ferma e muovi gli occhi a destra, trattieni per trenta secondi, quindi a sinistra e trattieni per altri trenta secondi.
Questo semplice esercizio riequilibra il sistema nervoso. Gli sbadigli che farai saranno un ottimo segnale di questo processo.
Puoi quindi proseguire l’esercizio muovendo gli occhi a destra e successivamente tutto il collo, trattenere per 10 secondi e quindi svolgere la stessa torsione a sinistra, prima gli occhi e poi poi il collo. Ripeti l’esercizio per tre volte.
Infine scechera tutto il corpo, le braccia, le spalle, le gambe ed il torso.
Scecherati e riparti!
Questi tre minuti di pausa rigenereranno i tuoi neuroni! Secondo uno studio dell’Università di Harvard infatti una lieve attività fisica stimola il rilascio di una specifica proteina appartenente alla famiglia delle neurotrofine, il fattore neurotrofico cerebrale. Tale proteina stimola la crescita dei neuroni e ottimizza quelli già esistenti con conseguenti vantaggi a livello cognitivo.

3. Alterna la pausa di attività fisica con una pausa di silenzio interiore utilizzando uno degli strumenti più potenti che abbiamo: il respiro.
Come fare? Chiudi gli occhi e fai tre repirazioni profonde diafframmatiche: inspira espandendo la pancia, l’addome ed il torace ed espira contraendo la pancia ed a seguire l’addome ed il torace. Quindi concentrati sul primo, sul secondo e sul terzo cervello e ripeti: IO SONO, IO SENTO, IO CREO.

4. In ogni caso ricordati di disattivare le notifiche delle e-mail e metti il cellulare in modalità “non disturbare”. Sarai tu a scegliere di controllarlo alla fine dell’attività svolta.
Prenditi la responsabilità di ritagliarti il tuo tempo.
Perché ricorda: solo chi ha potere può essere responsabile di qualcosa.


Oggi inoltre hai a disposizione uno strumento straordinario e innovativo: le My Energy Bars!
Uno dei primi risultati che si riscontra con l’utilizzo costante di questi cilindri è un tangibile aumento di energia psico-fisica che porta come conseguenza l’amplificazione dell’attenzione e della concentrazione.

Questa amplificazione cognitiva ci permette di essere maggiormente focalizzati sulle nostre attività con un conseguente minore dispendio di tempo ed aumento della produttività.

Come sempre: non è magia, è fisica.
Perché questo avviene?

Come abbiamo visto nell’articolo “Aumenta la tua Energia” l’aumento di energia permette di migliorare la nostra funzionalità psichica ed in particolare la distribuzione energetica tra le varie sottofunzioni della stessa.

Al fine di rimanere concentrati gli stimoli esterni (esterocezione) devono essere selezionati con consapevolezza e, parallelamente, la sfera cognitiva e la sfera emotiva devono essere tra loro equilibrati.
Per rimanere focalizzati dobbiamo, in altre parole, evitare di entrare in uno stato emotivo a seguito del quale perderemmo il controllo cognitivo e conseguentemente l’attenzione.
In altre parole dobbiamo sviluppare la proattività e non la reattività.
Si è reattivi allorchè l’amigdala elabora gli stimoli in ingresso e porta ad una reazione instintiva senza un’adeguata mediaizone della neo-corteccia ritenendo il tempo necessario per fare questo troppo elevato ai fini della sopravvivenza della persona.

 

Razionalmente sappiamo che, se il cellulare vibra o arriva la notifica di una mail, non rischiamo certo la vita. Questo a livello logico-cognitivo ma a livello emotivo la consapevolezza è differente.

Soprattutto se almeno una volta la comunicazione che abbiamo ricevuto è stata portatrice di cattive notizie… e a chi non è successo?

La maggiore energia psico-fisica generata grazie alle My Energy Bars permette alla neo-corteccia di meglio filtrare gli stimoli da e verso l’amigdala e quindi di rimanere maggiormente concentrare sull’attività in corso.

In estrema sintesi potremmo dire che oggi esistono molti più stimoli rispetto al passato ma abbiamo anche molti più strumenti per scegliere con consapevolezza come migliotrare la nostra vita.

Io ho scelto. E tu?

Scopri le My Energy Bars.

 

 

My Energy Bars: aumentare l’energia e migliorare lo stato psico-fisico

Aumentare l’energia con le My Energy Bars: come due cilindri in metallo possono migliorare il nostro stato psico-fisico


Uno dei risultati che si ottengono attraverso l’utilizzo delle My Energy Bars è un tangibile aumento di energia. Incremento che permette di migliorare complessivamente il nostro stato psico-fisico.

Concretamente, cosa si intende per energia e soprattutto come possono due cilindri in metallo contribuire al suo incremento?

L’importanza dell’energia

Risulta sostanziale comprendere che l’energia non è qualcosa di metafisico, da fricchettoni new age, ma è una grandezza che esprime, concretamente, la capacità di un corpo o di un sistema di compiere lavoro.

In altre parole è attraverso l’energia, presente in noi, che possediamo alzare un braccio, camminare, pensare e creare.

Minore è la nostra energia, maggiore è la fatica nel gestire i compiti quotidiani e le nostre emozioni.

Quando non riusciamo quindi in qualcosa non dobbiamo colpevolizzarci rispetto alla nostra presunta incapacità ma dobbiamo diventare semplicemente consapevoli che quella incapacitazione temporanea dipende dal nostro basso livello energetico.

Il nostro livello di energia, la nostra vitalità, è strettamente collegato, bi-direzionalmente, alla nostra funzione psichica ovverò ciò che all’interno di noi ci permette, in estrema sintesi, di vedere il mondo esterno e di essere coscienti del nostro mondo interno.

Come l’energia influenza la funzione psichica

La funzione psichica può essere scomposta in cinque funzioni principali :

1) l’esterocezione,
2) la propriocezione,
3) la sfera cognitica,
4) la sfera emotiva e
5) la fantasia.

L’esterocezione rappresenta la percezione sensoriale del mondo esterno ovvero ciò che entra in contatto con noi attraverso i cinque sensi. L’informazione sensoriale che percepiamo, così come la sua interpretazione, è direttamente collegata con il nostro apparato psichico globale del momento, la nostra energia appunto. Immaginiamo la nostra energia come una lampadina: maggiore è la nostra energia, maggiore è la luce emanata e quindi i particolari che riusciamo a scorgere nella realtà che ci circonda. 

Parallelamente la propriocezione è la percezione di quello che fisicamente avviene al nostro interno: se i nostri muscoli sono contratti o rilassati, se il nostro stomaco è pieno, se abbiamo caldo o freddo, etc.. Maggiore è la nostra energia maggiore è la capità di ascoltare gli stimoli ed i segnali che il nostro corpo ci manda.

La sfera cognitica è legata al pensiero conscio ed alla capacità di elaborare, attraverso il ragionamento logico-cognitico, gli stimoli esterni, i concetti e risolvere problemi.  Maggiore è l’energia, maggiori sono le sinapsi che riescono ad attivarsi con un conseguente miglioramente della capacità di “problem solver”.

La sfera emotiva è, come dice la parola stessa, collegata alle emozioni. Queste ultime assieme alle nostre sensazioni fisiche di piacere e di dolore ci spingono continuamente ad adattare il nostro comportamento. Esiste infatti una circolarità tra la sfera emotiva e cognitiva dove l’una influenza l’altra e viceversa. Tale circolarità dipende dalla connessione tra il sistema limbico e la neo-corteccia. Il sistema limbico, nella specificità l’amigdala, è il centro della nostra memoria emotiva, conscia e soprattutto inconscia; la neo-corteccia, parallelamente, ha il ruolo di inviare i segnali e di elaborarli successivamente attraverso la parte cosciente. Minore è l’energia, minore è la capacità di elaborazione cosciente dello stato emotivo con la conseguente perdita di controllo (rabbia, paura, tristezza, senso di impotenza).

Infine la fantasia descrive le rappresentazoni psichiche che sono fuori dal momento presente. Le fantasie possono essere legate al passato, in questo caso parleremo di ricordo, oppure al futuro in questo caso parleremo di fantasticherie.

Minore è l’energia, maggiore è la possibilità di perderci in fantasie distruttive che contribuiscono ulteriormente a prosciugare il nostro stato energetico.

Queste cinque aree sono in una continua e reciproca influenza.

Maggiore è l’energia, maggiore è la capacità che noi abbiamo di essere consapevoli delle nostre dinamiche e maggiore è l’incisività che abbiamo nel raggiungere i nostri obiettivi.

Il nostro corpo è progettato per consumare il minor quantitativo di energia. Proprio per questo motivo al fine di conservarla, spesso viviamo con il pilota automatico inserito. Ovvero i nostri comportamenti non sono frutto di una scelta conscia ma di una programmazione inconscia frutto delle nostre esperienze di vita.
Non agiamo la vita ma siamo agiti dalla stessa, dal nostro passato e dalla paura verso il fututro.

Questa condizione ci porta ad entrare in un circolo vizioso per cui minore è l’energia, maggiore è la meccanicità. Meccanicità che porta a livellare la nostra vitalità ad un livello energetico basso.

Aumentare l’energia: il ruolo degli alimenti e delle fonti di energia

C’è una via di uscita! Quale?

Aumentando la nostra energia. Semplicemente. 

Come?

Come prima cosa dobbiamo iniziare ad alimentarci con un buon carburante.

Ovvero con del cibo che ci da energia e non ce la toglie.

L’essere umano è una macchina che trasforma la marteria del cibo generando energia.

La fonte di energia è costituita dalle molecole organiche, composte di carbonio, idrogeno e ossigeno, presenti nei nostri alimenti: carbonio e idrogeno bruciano con l’ossigeno dell’aria introdotto con la respirazione, immettono nell’aria, con la respirazione, anidride carbonica e vapore acqueo, e liberano energia.

Il cibo ingerito ogni giorno da una persona media contiene circa 2500-3000 chilocalorie di energia in parte impiegata per tenere in moto le pompe biologiche che fanno circolare il sangue nel corpo e in parte trasformata nell’energia meccanica del lavoro muscolare.

Migliore è il carburante maggiore è la resa energetica. Di contro, se il cibo ingerito è di scarsa qualità, minore sarà il contributo energetico positivo in quanto il cibo esaurirà l’energia del corpo al posto che generarla. 

Quali altri fonti contribuiscono ad aumentare la nostra energia: il sole, l’energia della terra (camminare a piedi scalzi), il respiro, le persone positive e le My Energy Bars. 

E’ importante comprendere che il consumo di energia non è correllato esclusivamente a ciò che svolgiamo attivamente – movimento e pensiero – ma anche da tutte le resistenze, fisiche ed emotive, che abbiamo nel nostro corpo.

Ogni resistenza al fine di mantenersi attiva richiede l’investimento di energia interna.
La bio-resistenza quindi genera una duplice disfunzionalità energetica: 1) il corpo impiega energia per mantenerla attiva e 2) l’energia che fluisce nel corpo, a causa della bioresistenza, viene depotenziata.

In altre parole diventiamo una lampadina che a malapena illumina il comodino.

My Energy Bars: come funzionano e come aumentano l’energia

Le My Energy Bars, grazie alla micro-corrente informata, agiscono specificatamente nello sciogliere le bio-resistenze e quindi, conseguentemente, da una parte contribuiscono a liberare l’energia cristallizata – che torna disponibile per l’organismo – e dall’altra contribuiscono ad aumentare il fluire dell’energia.

Maggiore è la pressione energetica al nostro interno, maggiore è il nostro campo elettromagnetico. Si crea di conseguenza  un circolo vitrtuoso in cui la maggiore energia presente genera ulteriore energia. Ci trasformiamo in una dinamo!

Cosa aspetti a sperimentarle?

E ricorda: non è magia, è fisica.

 


Bibliografia

Le carezze come nutrimento, Giacomo Mariograssi
Quanta energia produce un corpo umano?

I tre cervelli e gli oli essenziali

 

I My Triune Olis è nato con un intento: utilizzare il potere archetipale degli oli essenziali per allineare e potenziare i tre cervelli della macchina umana.

  • Il limone è collegato al primo cervello, il centro dell’ IO SONO.
  • La menta è collegata al secondo cervello, il centro dell’ IO SENTO.
  • La lavanda è legata al terzo cervello, il centro dell’ IO CREO.

L’ aromaterapia è una disciplina olistica che agisce sul benessere psico-fisico. Le essenze, infatti, e più propriamente l’archetipo associate ad esse, agiscono sul corpo, sulla mente e sull’anima, ovvero sulla persona nella sua interezza di Essere.

A livello fisico promuovono la salute, riducono la concentrazione di batteri nell’aria presenti in un ambiente, agiscono positivamente sul sistema immunitario e hanno un’azione antivirale, antibatterica e antimicotica.

Fatta questa doverosa premessa entriamo nelle meraviglie del mondo trino!

L’essenza del limone, collegata al primo centro, contribuisce al radicamento ed all’aumento di concentrazione. Il suo spirito gioioso contribuisce a ricollegarci con il nostro bambino naturale liberandoci dai condizionamenti e dalle programmazioni inconsce.

Stimola il coraggio, competenza primaria del cervello enterico, aiutando a ridurre il nervosismo e l’ansia.

L’essenza della menta, collegata al secondo centro, contribuisce a digerire e drenare blocchi presenti sia a livello fisico che energetico. Aiuta nel lenire la sofferenza ed a trasmutare il dolore emotivo in energia creativa. Il suo spirito è un ponte di connessione tra terra e cielo, grazie a questa sua caratteristica aiuta a lavorare sul passato ed ad aprirti al nuovo.

Non a caso la Bibbia segnala che gli ebrei la usavano per profumare le mense ed elevare lo spirito. Diversi testi riportano credenze secondo le quali i Latini vietavano il consumo di menta ai soldati, perché se resi schiavi del suo potere afrodisiaco avrebbero preferito impegnarsi nelle battaglie amorose anziché in quelle con il nemico. 

 L’essenza della lavanda, collegata al terzo cervello, contribuisce a stimolare ed ad ampliare la visione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Il suo spirito equilibratore contribuisce al perfetto bilanciamento tra due qualità opposte: la fatica e la leggerezza. Il suo dono è quindi quello di portare calma e serenità aiutandoci ad ampliare il nostro respiro e le nostre vedute materiali e spirituali.

Infine aiuta a sviluppare il potere creativo grazie all’armonizzazione dei centri inferiori e l’apertura a nuovi multiversi di frequenza.

L’utilizzo simultaneo dei tre oli permette un riequilibrio dei tre centri principali della macchina umana: pancia, cuore e testa.

I loro archetipi contribuisco sia a livello fisico che energetico ad eliminare le tossine presenti nel nostro organismo e sul piano astrale.

Stimolano inoltre simultaneamente l’intelligenza dell’essere, del sentire e del creare aiutando la persona nella consapevolizzazione della propria Essenza

L’essenza degli oli essenziali rappresenta un attivatore di integrazione neuronale.
Questi attivatori sono in generale strumenti e processi che amplificano i segnali e gli stati dei tre cervelli aumentando l’attivazione di natura integrativa fra le reti neuronali.
Semplicemente permettono di creare più velocemente coerenza tra i tre centri utilizzando il potere simbolico archetipale di alcuni elementi.

 

Come utilizzare i My Triune Oils? 

 

Con il My Triune  

I tre oli possono essere posizionati all’interno del Triune in legno di ulivo, una goccia per ogni cerchio. La diffusione della fusione delle tre essenze nell’ambiente contribuisce a riequilibrare lo spazio in cui viviamo e sublinarmente raggiunge il nostro inconscio psichico attivando i tre centri.

Sulla persona

Una goccia di ogni olio può essere messa rispettivamente nel primo centro (due dita sotto l’ombelico), nel secondo centro (all’altezza del cuore) e nel terzo centro (tra le sopracciglia).

Una volta posizionate sul corpo si può svolgere la meditazione 369 di attivazione dei tre cervelli.


Fuoco alchemico

Il fuoco alchemico, come alimentarlo?

 

Per poter effettuare dei cambiamenti nella tua vita, la prima domanda che devi porti è come alimentare il tuo fuoco alchemico, il tuo fuoco interiore.

Ovvero quel fuoco che è motore della rigenerazione, del cambiamento evolutivo.
Scopriamolo insieme.

Il nostro corpo ha sei porte energetiche principali: le due mani, i due piedi, la fontanella ed il perineo.
Il perineo ed i piedi ci collegano con l’energia della terra, l’energia primaria materiale; la fontanella e le mani con l’energia del cielo, l’energia espansiva spirituale.

L’accordo di queste due energie permette al nostro organismo di rigenerarsi sul piano energetico e conseguentemente sul piano fisico.

Non a caso nella cultura cinese l’uomo viene visto come una sorta di anello di congiunzione tra il Cielo (massima espressione dello Yang, ma anche del mondo spirituale) e la Terra (lo Yin per antonomasia, così come l’emblema del mondo materiale).

L’energia della terra alimenta l’IO SONO, il nostro primo cervello posizionato nella pancia.

L’energia del cielo alimenta l’IO CREO, il nostro terzo cervello, posizionato nella testa.
Il primo centro è il punto di connessione con le nostre memorie ancestrali, con tutto ciò che potenzialmente siamo, siamo stati e possiamo essere. Il secondo è il centro di connessione con il multiverso delle infinite possibilità, ovvero la dimensione in cui l’IO si può manifestare nella realtà.

Nella connessione tra queste due energie portanti, la frequenza dell’IO SONO passa dallo stato frequenziale di possibilità allo stato materiale, manifestandosi in questa terza dimensione.
Questa fusione rappresenta, di fatto, la trasformazione alchemica del piombo (il potenziale) in oro (l’essenza reale).

Affinché ciò sia possibile è però necessaria una camera di combustione, un luogo di allineamento, ri-frequenziazione e metabolizzazione di queste due frequenze portanti.

Tale centro è posizionato nel secondo cervello, quello del cuore, nell’IO SENTO.

È in questa fucina delle meraviglie che la frequenza dell’IO SONO viene compresa, elaborata e trasmutata per permettere la materializzazione dell’idea rappresentata dalla frequenza dell’IO CREO.

Il cuore è il fulcro di alimentazione dell’atomo nous, ovvero l’elemento base che crea ordine e coerenza tra il mondo delle idee e il mondo delle cose.

È l’atomo energetico che permette di creare la struttura molecolare della frequenza che si vuole attirare al fine di manifestarla in forma, ovvero palesarla in questa terza dimensione.

Ogni cosa che esiste in questo mondo è stata dapprima un’idea sul piano astrale e solo successivamente si è materializzata sul piano fisico.

Il mondo delle idee o Iperuranio, secondo Platone, è infatti quel mondo oltre la volta celeste che è sempre esistito. Quel “luogo” ove vi sono le idee immutabili e perfette, raggiungibile solo dall’intelletto, non tangibile dagli enti terreni e corruttibili.

Ma a quale intelletto Platone faceva riferimento? All’intelletto del cuore!

Ovvero, per citare ancora Platone, quell’Intelligenza che ordina e che causa tutte le cose.

Come opera dunque questa intelligenza?

L’intelligenza del Cuore, collegata alla frequenza dell’IO SENTO, mette in comunicazione l’energia della Terra, l’energia inconscia ed ancestrale dell’Essere, con l’energia del Cielo, ovvero la frequenza delle idee in potenza.

Il cuore di fatto funge da magnete e rifrequenziatore tra questi due mondi vibrazionali, ovvero sincronizza due polarità e genera, attraverso il potere trino, la materializzazione dell’idea.

Il potere del Cuore è riscontrabile oggettivamente: il cuore umano infatti è caratterizzato dal più ampio campo elettro-magnetico del corpo.

Il segnale elettromagnetico proveniente dal cuore è sessanta volte maggiore in ampiezza rispetto a quello proveniente dal cervello ed emette un campo magnetico che è cinquemila volte più forte di quello del cervello della testa e può essere  rilevato fino a oltre tre metri e mezzo dal corpo.

Possiamo quindi sostenere che il cervello del cuore è la fucina che permette di programmare la struttura vibrazionale della realtà che vogliamo attirare e quindi materializzare.

Tutti, quindi, possono materializzare ciò che vogliono? No.

Ogni persona può materializzare esclusivamente ciò che è in sintonia con la propria Essenza e la propria storia ancestrale. Più l’Essenza che è ospitata da questo corpo è antica, maggiore sarà lo spettro di frequenze disponibili, ovvero gli “io sono” in potenza.

Maggiori sono le frequenze, maggiori sono i punti di connessione con il mondo delle idee.

Serve però uno strumento di decodifica, una sorta di radio multi-spazio-temporale.

Questo strumento è il nostro cervello cardiaco: il nostro cuore.

Una radio per funzionare ha però bisogno di essere alimentata correttamente, ed ecco quindi che, al fine di manifestare, è necessario un campo elettro-magnetico sufficientemente potente.

Questo campo, alchemicamente, è generato ed alimentato dal nostro fuoco sacro interiore.

Secondo Gold infatti “solamente una macchina biologica umana risvegliata può produrre un effetto di trasformazione sul sé essenziale che è quella parte di noi che non è la macchina”.

Come accendere quindi la fucina alchemica e diventare creatori?

Per farlo dobbiamo riattivare, ridestare, risvegliare i tre cervelli della macchina umana: quello enterico, quello cardiaco e quello encefalico.

Dalla terra attingiamo l’energia che alimenta il primo cervello: l’energia argentea; dal cielo attingiamo quella che alimenta il terzo cervello: l’energia aurea.

Il nostro fuoco sacro è infiammato dall’unione di queste due energie portanti.

L’incontro tra l’energia argento e l’energia oro è lo starter, la scintilla, che accende il fuoco. Lo stesso però per permanere deve essere alimentato, altrimenti, come una candela sotto un bicchiere, perde di potenza fino a spegnersi.

Il fuoco è energia, energia creativa. È quella forza che permette la trasformazione alchemica all’interno della macchina umana.

Il fuoco è l’agente vivificatore e purificatore per eccellenza, è l’elemento che eleva tutte le cose ad un grado maggiore di perfezione.

Non a caso, in molte tradizioni, viene attribuito al fuoco il significato di fuoco centrale – l’ignis centrum terrae, ossia il cuore.

Ora, qual è l’elemento che in natura maggiormente alimenta il fuoco: l’ossigeno!

Parallelamente, quindi, uno strumento per alimentare il nostro fuoco interiore è la respirazione, attraverso la quale si immette nel corpo ossigeno.

L’atto di respirare, sul piano fisico, ha la delicata funzione di apportare ossigeno a tutte le cellule del nostro corpo affinché i processi metabolici completino il loro ciclo, garantendoci così la sopravvivenza; da un punto di vista metafisico, se impiegato consapevolmente, permette anche di agire a livello energetico, mentale e spirituale, ovvero alimenta il nostro fuoco alchemico.

Non a caso, secondo Swami Sivananda “il pranayama (pratica del respiro consapevole) occupa un posto molto importante nella pratica dello Yoga e della meditazione. Il prana – o energia vitale – è legato alla mente, attraverso questa alla volontà, attraverso la volontà con l’anima individuale e, attraverso questa, con l’anima suprema. Se sai come controllare le piccole onde di prana che agiscono attraverso la mente, conoscerai il segreto di come controllare il prana universale.”

La respirazione svolge un ruolo primario nel collegare l’energia del cielo con l’energia della terra, il conscio con l’inconscio. Non a caso in molte lingue la parola “spirito” e “respiro” è identica: in sanscrito, come abbiamo visto, la parola è prana, in ebraico è ruach, in greco è pneuma e in latino è spiritus.

Sei pronto a nutrire il tuo fuoco interiore?

Nell’articolo “3-6-9: un codice, una frequenza” abbiamo proposto una meditazione per attivare i tre cervelli attraverso le due energie portanti: aurea ed argentea.

Il seguente esercizio, sfruttando il potere del respiro, ti permetterà di proseguire la pratica nutrendo i tuoi tre centri e potenziando il tuo campo elettromagnetico.
Lo scopo principale di questo esercizio è sbloccare le tue memorie ancestrali.

Sei pronto ad accendere i motori?

La meditazione in sintesi:

Focalizzandoti nel primo centro, due dita sotto l’ombelico. Respira per 3 volte 3 secondi IN e 3 secondi OUT, visualizzando una sfera rossa che alimenta e vivifica ogni tua cellula.
Focalizzandoti nel secondo centro, all’altezza del cuore. Respira per 6 volte 6 secondi IN e 6 secondi OUT, visualizzando  una sfera verde che alimenta e vivifica ogni tua cellula.
Focalizzandoti nel terzo centro, nella ghiandola pineale. Respira per 9 volte 9 secondi IN e 9 secondi OUT, visualizzando  una sfera blu indaco che alimenta e vivifica ogni tua cellula.
Unisci le tre sfere che genereranno una sfera bianco brillante che circonda il tuo corpo. Respira, concentrando l’attenzione nel cuore, per 6 volte 6 secondi IN e 6 secondi OUT oppure 3 volte 12 secondi In e 12 secondi OUT.


Fonti e approfondimenti:

Armonizzare i tre cervelli, Grant Soosalu e Marvin Oka, 2012
Introduzione alla Magia, vol.1, Gruppo di UR

Il significato esoterico dell’elemento fuoco
Quando il corpo umano diventa una centrale elettrica
Il potere della respirazione
Trarre energia dalla terra e dal cielo
Pranayama
Iperuranio

L’immagina della copertina è stata tratta dal sito www.108grani.com

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