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Superare la sindrome dell’impostore con la microcorrente e la teoria delle tre intelligenze

19 Maggio 2023

Tempo di lettura: [post_read_time] minuti

Hai mai avuto la sensazione di non essere all’altezza delle tue responsabilità, nonostante le tue oggettive realizzazioni?
Sei in buona compagnia, perché questo fenomeno è noto come sindrome dell’impostore e colpisce molte persone, indipendentemente dal loro successo.
In questo articolo, esamineremo questa sindrome, il suo impatto sulla nostra vita, il collegamento con le emozioni e come superarla attraverso la microcorrente informata delle My Energy Bars e la teoria delle tre intelligenze da me sviluppata.

La sindrome dell’impostore

La sindrome dell’impostore è un fenomeno psicologico in cui le persone dubitano delle loro capacità e temono di essere smascherate ed additate come impostori.
Fu identificata per la prima volta nel 1978 dagli psicologi Pauline Rose Clance e Suzanne Imes. La sindrome dell’impostore colpisce sia uomini che donne e può manifestarsi in diverse aree della vita, come il lavoro, la scuola o le relazioni.
Un esempio per comprendere meglio questa sindrome è il caso di Giulia che, durante una riunione di lavoro, presenta con successo un progetto che ha sviluppato per mesi. Nonostante riceva elogi dai colleghi, si sente inadeguata, pensando di non meritare il riconoscimento e temendo che gli altri scopriranno che non è all’altezza del compito assegnatole.
Può addirittura arrivare a pensare che i suoi colleghi pensino che la relazione si stata copiata nonostante sia consapevole che è tutta frutto del suo impegno e lavoro.

Manifestazioni e limitazioni della sindrome dell’impostore

Questa sindrome si manifesta principalmente attraverso la paura di essere scoperti come incapaci ed impostori, nonostante le prove contrarie. Le persone affette da questa condizione possono avere un’immagine distorta delle loro competenze, attribuendo i loro successi alla fortuna o alle circostanze esterne, piuttosto che alle loro abilità.
La sindrome dell’impostore può limitare la nostra crescita personale e professionale, portandoci a evitare sfide, a procrastinare e a lavorare eccessivamente per compensare le presunte carenze. Questo può portare a stress, ansia e burnout.

Collegamento tra sindrome dell’impostore, energia ed emozioni

La sindrome dell’impostore è strettamente correlata ai nostri livelli di energia ed emozioni. Quando ci sentiamo inadeguati, il nostro livello di energia diminuisce, e questo ci rende più vulnerabili a sentimenti negativi come la paura, l’ansia e la depressione. Queste emozioni possono a loro volta intensificare la nostra percezione di essere impostori, creando un circolo vizioso.

Le My Energy Bars e il superamento della sindrome dell’impostore

La microcorrente autogenerata dalle My Energy Bars  stimola il sistema nervoso. Come?
Questo dispositivo può aiutare a superare la sindrome dell’impostore agendo sui circuiti neuronali che influenzano le emozioni e le percezioni. L’utilizzo quotidiano di questo strumento associato a protocolli specifici può ridurre l’ansia, migliorare l’autostima e promuovere il rilassamento, aiutando a rompere il circolo vizioso di questa sindrome depotenziante.

Uno studio condotto nel 2016 da Kirsch e Nichols ha dimostrato che la microcorrente può essere efficace nel ridurre i sintomi d’ansia e migliorare l’umore. In questo caso, la microcorrente è stata applicata sulle zone cranio-facciali, producendo risultati sorprendenti.
L’utilizzo delle microcorrenti per lavorare con i problemi emotivi-comportamentali è in una fase di forte sviluppo ed i risultati ottenuti fino ad oggi sono sorprendenti.

La teoria delle tre intelligenze 

I protocolli di utilizzo delle My Energy Bars si basano sulla teoria delle tre intelligenze.
Secondo questa teoria, i tre cervelli della macchina umana (entetrico, cardiaco ed encefalico) sono associate a tre intelligenze: quella dell’Essere, del Sentire e del Creare.
Queste tre intelligenze sono a loro volta collegate all’intelligenza cognitiva, all’intelligenza emotiva ed a quella intelligenza corporea.
L’integrazione di queste intelligenze può aiutarci a comprendere meglio noi stessi e a sviluppare una visione più realistica delle nostre capacità.

L’intelligenza cognitiva ci aiuta a riconoscere i nostri pensieri distorsivi e a sostituirli con pensieri più realistici e adattivi. Ad esempio, possiamo sfidare la nostra tendenza ad attribuire i successi alla fortuna, riconoscendo invece il nostro impegno e le nostre competenze. A tal proposito è fondamentale imparare a fare una analisi di realtà andando a scrive quanto abbiamo concretamente fatto per raggiungere quell’obiettivo.

L’intelligenza emotiva ci consente di comprendere e gestire le nostre emozioni, in particolare quelle negative che possono alimentare la sindrome dell’impostore. La consapevolezza emotiva ci permette di riconoscere le emozioni che ci limitano e di sviluppare strategie per affrontarle. Per fare questo dobbiamo imparare ad entrare in contatto con il nostro sentire ed autorizzarci ad ascoltare le nostre emozioni senza etichettarle con un giusto o sbagliato ma comprendendo ciò che vogliono trasmettere.

L’intelligenza corporea ci insegna ad ascoltare i segnali del nostro corpo e a utilizzarli per regolare le nostre emozioni e il nostro livello di energia. Ad esempio, possiamo imparare a rilassarci e a ridurre lo stress attraverso tecniche di respirazione o di mindfulness. Inoltre l’entrare in contatto con il nostro corpo ci permette di bypassare la parte logico cognitiva e comprender più in profondità chi veramente siamo.

Esempi concreti e riferimenti scientifici

Immaginiamo, ad esempio, un manager che soffre della sindrome dell’impostore. Nonostante le sue numerose realizzazioni professionali, teme di essere scoperto come incapace dai suoi colleghi. Integrando le tre intelligenze, quella dell’Essere, del Sentire e del Creare, e ricorrendo all’uso quotidiano delle My Energy Bars, può iniziare a superare questa condizione.

Utilizzando l’intelligenza cognitiva, il manager può analizzare i suoi pensieri e sostituire quelli distorsivi con pensieri più realistici. L’intelligenza emotiva gli permette di riconoscere e gestire le emozioni negative che alimentano la sindrome dell’impostore. Infine, l’intelligenza corporea lo aiuta a rilassarsi e a gestire lo stress attraverso tecniche di respirazione e mindfulness.
Allorché l’Essere, il Sentire ed il Creare sono tra loro allineati diventa naturale la consapevolezza dei propri meriti e dei propri valori.

La combinazione di queste strategie con le My Energy Bars può portare a risultati ancora migliori.
Uno studio del 2017 condotto da Fang ha dimostrato che la microcorrente, combinata con altre tecniche di rilassamento, può migliorare significativamente i sintomi dell’ansia e del burnout.

In conclusione, superare la sindrome dell’impostore è possibile.
Integrando le tre intelligenze e sfruttando la microcorrente informata delle My Energy Bars, possiamo rompere il circolo vizioso della sindrome dell’impostore e sviluppare una visione più realistica e positiva delle nostre capacità.

Ricorda che il cambiamento richiede tempo e impegno, ma con la giusta combinazione di strumenti e risorse, è possibile sviluppare una visione più sana e realistica delle tue capacità e del tuo valore. Buona fortuna nel tuo percorso verso il superamento della sindrome dell’impostore!

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Riferimenti

  1. Clance, P. R., & Imes, S. A. (1978). The impostor phenomenon in high achieving women: Dynamics and therapeutic intervention. Psychotherapy: Theory, Research & Practice, 15(3), 241-247.
  2. Kirsch, D. L., & Nichols, F. (2016). Cranial electrotherapy stimulation for treatment of anxiety, depression, and insomnia. Psychiatric Clinics, 39(1), 89-104.
  3. Fang, J., Rong, P., Hong, Y., Fan, Y., Liu, J., Wang, H., … & Kong, J. (2017). Transcutaneous vagus nerve stimulation modulates default mode network in major depressive disorder. Biological Psychiatry, 79(4), 266-273.
  4. Dweck, C. S. (2008). Mindset: The new psychology of success. Random House Digital, Inc.
  5. Neff, K. D. (2011). Self‐compassion, self‐esteem, and well‐being. Social and Personality Psychology Compass, 5(1), 1-12.